Giuliana's FF


 
Replying to Solo un brutto sogno
Nickname
Post Icons
                                     

                                   

Code Buttons

         
           FFUpload  Huppy Pick colour HTML Editor Help
Enter your Post
(Check Message Length)

Clickable Smilies
:huh:^_^:o:;):P:D
:lol::B)::rolleyes:-_-<_<:)
:wub::angry::(:unsure::wacko::blink:
:ph34r::alienff::cry::sick::shifty::woot:
<3:XD:*_*:];P:XP:
(:=)X):D:>.<>_<
=_=:|:?3_3:p:;_;
^U^*^^*:=/::*::b::f:
Show All


  
 


Last 10 Posts [ In reverse order ]
ShannonanimalletoPosted: 5/12/2012, 22:52
Ho sempre odiato l'estate, il caldo, il sole e la gente che ti si struscia a dosso sul bus tutta sudata. Eppure questo non mi ha impedito di comprare il biglietto per il loro concerto, non mi ha impedito di salire su un treno affollato, e non mi ha nemmeno impedito di fare un'estenuante fila sotto il sole cocente. Mi sento un pò spaesata e vorrei trovare qualcuno con cui parlare e scherzare nell'attesa che il concerto inizi, qualcuno che possibilmente parli la mia lingua, ma sembrano tutti così scontrosi, poco aperti alle nuove conoscenze. Ho voglia di fumare, possibilmente qualcosa di forte che mi allegerisca la testa. Mi sposto in un angolo appartato sto per accendere il mio spinello quando qualcuno alle mie spalle non mi fà trasalire dalla paura iniziando a gesticolare e a parlare in modo concitato. << Non capisco >> provo a spiegargli, ma sembra non capire. Odio non saper parlare in altre lingue. L'agente di sicurezza mi afferrà per il braccio e tenta di trascinarmi via, cerco, almeno provo, a divincolarmi, a spiegargli che è solo un errore, che non volevo fare nulla di male, ma lui imperterrito continua ad urlarmi contro e a trascinarmi sempre più lontano, lontano da quel palco che mi ero conquistata a fatica, lontano da quel sogno che andava ad infrangersi sulle mie lacrime. Mi sono quasi arresa al fatto di non rivederli quando l'agente della sicurezza si ferma di botto e quasi io non gli sbatto contro, qualcuno deve averlo intercettato, forse potrei anche fuggire, ma fuggire dove? Mi troverebbero prima che possa dire la parola echelon. Qualcuno si avvicina, è un uomo sulla quarantina, alto, magro, capelli scuri e occhi nocciola, ha un sorriso gentile, forse può aiutarmi. I due uomini iniziano a parlare tra di loro, così velocemente che capisco meno di nulla, così mi stampo in viso un sorriso da ebete e inizio a sperare che possa aiutarmi. Mi indicano, certamente parlano di me, ma non capisco. Finalmente l'uomo dal sorriso gentile si rivolge a me, in un inglese perfetto, << E' vietato fumare qui, soprattutto gli spinelli. Se lo lasci all'agente, io farò in modo che ti liberi così potrai assistere al concerto >> intuisco più o meno quello che mi sta dicendo, sorrido, e tento di rispondere << Grazie molte, mi ha salvata >> ma dalla faccia che ha fatto forse ho sbagliato qualcosa. Prendo dalla tasca dei pantaloni lo spinello, dannato Bonzo non devo più dargli retta, e lo lascio cadere nell'enorme mano dell'agente che subito molla la presa sul mio braccio e dopo aver scambiato qualche battuta con l'ultimo arrivato, va via. L'uomo mi si avvicina cordiale << Di dove sei? >> mi chiede, questo l'ho capito davvero << Italia, Milano >> quasi trasale, forse non si aspettava che arrivassi fino a lì pur di vederli. << Hai fatto un lungo viaggio allora >> e annuisco imbarazzata, << Sei molto bella, quasi tutte le italiane lo sono. Avrei una proposta da farti >> e attende un mio cenno, ma non ho afferrato bene, probabilmente lo intuisce perchè mi porge una mano << Vieni con me >> mi giro verso il palco, che mi voglia portare fuori? Intuisce il mio dilemma e sorride << Tranquilla, ci sarai >>. Così afferro la sua mano e lo seguo. Percorriamo un centinaio di metri, passiamo dietro le quinte, in mezzo a tecnici e ai cavi e il cuore mi arriva in gola, se tossisco probabilmente lo vomito. Ci fermiamo in una specie di piazzola e mi chiede di aspettare lì. Il tempo di guardarmi intorno e vedo arrivare "Oh porca merda ma quella è EMMA". Forse ho le allucinazioni, Bonzo mi aveva detto che quella roba era forte ma non pensavo che funzionasse anche senza averla fumata. Emma si ferma proprio vicino a noi, scambia qualche parola con l'uomo gentile e poi mi sorride radiosa e mi trascina via. << Sono Emma e tu sei? >> esclama in un italiano quasi perfetto , ma ha un'aria di sfida << Ginevra >> incurva le labbra in quello che credo si un sorriso << Bene Ginevra il punto è questo. Wiston, l'uomo che hai conosciuto, pensa che tu sia molto carina e che potrebbe farti piacere conoscere Shannon dopo il concerto >> quasi mi strozzo << Cccerto che mi va >> adesso è proprio divertita << Bene. Prendi questo telefono e fatti trovare fuori dai cancelli laterali subito dopo il concerto, una macchina ti aspetterà >> mi molla in mano un BB nuovo di zecca e si allontana in fretta lasciandomi da sola.

Ancora non ci credo, incontrerò Shannon Leto. L'uomo che adoro, venero, amo e spero di incontrare da tutta una vita sarà nella stessa macchina insieme a me. Deve essere un sogno, non può essere vero, non può accadere davvero, non a me almeno. Eppure sta succedendo. L'ho guardato per tutto il concerto, ho cercato il suo sguardo e chissà magari mi ha anche vista, ma cosa importa? Sto per incontrarlo. Mi dirigo a passo svelto verso l'uscita, conquisto il cancello come fece Alessandro Magno con Babilonia e intanto sorrido. Sorrido per come mi sto comportando, come una di quelle fangirl che tanto ho criticato insieme alle mie amiche. Se mi vedessero adesso certamente riderebbero di me, e forse lo sto facendo anche io, ma lascia che torni a Milano e le farò impazzire d'invidia. Finalmente raggiungo il cancello, il posto è abbastanza buio e solo un misero lampione illumina lo spiazzo. Il freddo è pungente e l'ansia mi prende per lo stomaco, già vedo le testate giornalistiche " Ragazza italiana trovata morta dopo un concerto " ma mentre la mia testa elabora simili pensieri e io mi dò mentalmente della cretina il telefono squilla e una limousine nera si avvicina e si ferma proprio davanti a me. Mi tremano quasi le mani in cerca della maniglia della portiera e prima che la apra qualcuno dall'interno mi precede e mi ritrovo faccia a faccia con lui. Quasi mi sciolgo davanti ai suoi occhi e al suo incantevole sorriso, è molto più bello di quanto appaia realmente. Gli sorrido radiosa ed entro in macchina felice, mentre il mio stomaco fà già le capriole. Shannon mi guarda divertito mentre sorseggia un drink << Posso offrirti qualcosa? >> mi sforzo di capire e di parlare meglio che posso << Acqua grazie >>. Siamo impacciati, come due adolescenti al primo incontro e quando mi porge un bicchiere d'acqua il suo profumo mi arriva dritto al cervello e va in tilt, è fottutamente bello. Non parliamo molto durante il tragitto e a me va bene così, spero solo che Emma possa farmi da interprete dopo, non voglio che il mio unico ricordo di lui sia legato all'acqua, e proprio mentre sono intenta a riflettere l'auto si ferma davanti un immenso hotel. Shannon mi precede ed esce dalla vettura tendendomi la mano per aiutarmi, ha i calli alle mani e sono così sexy, non mi infastidiscono per nulla e intanto mi annoto di chiedergli un autografo. Si incammina verso gli ascensori e io lo seguo silenziosa, arriviamo davanti la porta di una suite e finalmente entriamo. Mi aggiro per la camera insicura, è grande, molto grande e sfarzosa, all'altezza certamente di chi vi alloggia e mentre mi guardo attorno noto una camera da letto pronta per accogliere due sposini che convolano a nozze. Qualcosa nella mia testa si fa largo a fatica e ogni cosa va al suo posto. Io non sono qui per conoscere Shannon ma per accontentarlo. Mi volto di scatto sperando di chiarire subito l'equivoco ma lui è già davanti a me. << Sei bellissima sai >> e inizia a baciarmi il collo mentre io mi irrigidisco. << Shan aspetta, c'è stato uno sbaglio >> forse ha capito perchè si sposta di poco, ma è solo un momento prima che si avventi di nuovo sulle mie labbra. Non doveva andare così, non in questo modo. Inizio ad agitarmi ma la sua presa diventa sempre più forte, mi trascina in camera, sul letto e inizia a spogliarmi, le sue mani sono sul mio corpo, ovunque. << Shannon ti prego >> cerco di attirare la sua attenzione ma lui è troppo intento a divorarmi prima un seno e poi l'altro. Gioca con i miei capezzoli fino a farmi male e infine senza indugi mi entra dentro, e fà male. Una lacrima, solo una, solo quella riesco a liberare mentre mi possiede sempre più forte e intensamente e l'unica cosa che spero è che finisca presto. Passano minuti che a me sembrano ore prima che lui raggiunga l'orgasmo e finalmente appagato esce da me e sfinito si accascia sul mio corpo. Tremo dentro, ma non ho il coraggio di muovermi. Aspetto che il respiro si regolarizzi e quando sento che si è addormentato sguscio via da lui, mi rivesto in fretta e mi richiudo la porta alle spalle. Vorrei guadagnare l'uscita ma le gambe tremano e finisco per terra a piangere. Piango tutte le lacrime che ho in corpo e solo allora, finalmente, riesco a raggiungere l'ascensore. Esco dall'albergo di corsa, getto il cellulare nel primo cestino e chiamo un taxi. << All'aeroporto >> riesco a dire, torno a casa e spero solo che quando mi ritroverò tra le braccia della mia ragazza tutto questo sia solo un brutto incubo.