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ShannonanimalletoPosted: 18/12/2012, 16:44
Frank entrò in casa sbattendo la porta, mentre il suo cane gli saltava prontamente a dosso per salutarlo e fargli le feste, ma non era giornata. Aveva litigato con il suo migliore amico a causa delle prove della band. Odiava litigare con Gerard, era l'unico amico che aveva e odiava mancare alle prove della band. Ma cosa poteva fare se sua madre aveva deciso di partire proprio la settimana successiva per le vacanze estive? << Giù Thor - il cane si accucciò ai suoi piedi - ecco da bravo >> e gli accarezzò il muso. Gettò lo zaino per terrà ed entrò in cucina, aveva talmente fame che avrebbe mangiato qualsiasi cosa. Sua madre stava già preparando un nuovo piatto vegan e lui si sporse per darle un bacio. << Frank tesoro come stai? A scuola tutto bene? >> il ragazzo si accomodò a tavola e prese un pò di pane << Si mamma tutto bene, non ti preoccupare >> ma alla donna non sfuggì l'aria mesta e il muso lungo, così si asciugo le mani e si avvicinò al figlio. << Non mentirmi Frank. Cosa c'è che non va? >> il ragazzo sbuffò irritato, non voleva prendersela con sua madre, lei in fondo non aveva colpe ma odiava il terzo grado. << Nulla mamma, ti ho detto che va tutto bene. Ho solo avuto una discussione con Gee. Piuttosto ho fame, posso avere qualcosa da mettere sotto i denti? >> la madre annuì << Va bene Frank, come vuoi. Il pranzo è quasi pronto >>

Aveva mangiato in tutta fretta, aveva sbagliato a rivolgersi così a sua madre e si diede mentalmente dello stupido mentre saliva in camera sua, ma era così nervoso. Entrò in bagno quasi come un automa, si lavò i denti e poi si mise a sedere sul letto, imbracciò la sua nuova chitarra e iniziò a suonare uno dei nuovi pezzi che Gerard aveva composto e che 3 mesi prima gli aveva chiesto di imparare. Si beh probabilmente era stato anche questo a fare infuriare il suo amico. Il testo era buono, doveva proprio ammetterlo e anche la musica non era male. Provò la canzone un paio di volte e quando finalmente fu soddisfatto si alzò dal letto cercando di sgranchirsi un pò. Si avvicinò alla scrivania per vedere l'ora "Già le 17:00", doveva studiare. Scese in cucina a prendere un frutto e proprio mentre tornava di sopra la madre lo fermò << Oh Frank io e tuo padre stiamo uscendo. Sei da solo a casa, mi raccomando. Non aprire la porta a nessuno e non rispondere a nessuno. Torniamo per l'ora di cena, va bene? >> Frank sorrise divertito, sua madre lo trattava ancora come un bambino, eppure aveva già 17 anni, << Si mamma non ti preoccupare >> stava per tornare in camera quando la voce della madre lo bloccò di nuovo e lui si girò a guardarla << Ah eh Frank per favore fatti una doccia >>. Il ragazzo annuì e tornò in camera. Una doccia, non puzzava mica. Si aveva avuto l'ora di ginnastica quella mattina e aveva tenuto tutto il tempo la felpa ma non pensava che fosse necessaria una doccia. O forse si. Guardò la mole di compiti che aveva e poi guardò la porta del bagno. Mai scelta fu più facile. Si chiuse la porta del bagno alle spalle e iniziò a spogliarsi. Si osservò allo specchio un paio di volte, era dimagrito un pò e questo lo rendeva immensamente felice. Entrò nella doccia e aprì il getto dell'acqua calda e quando finalmente raggiunse la giusta temperatura iniziò a bagnarsi. Era piacevole starsene lì, sotto l'acqua tiepida a farsi coccolare. Iniziò a toccarsi prima un capezzolo e poi l'altro. Non faceva spesso queste cose, non sotto la doccia almeno, ma era così nervoso. Ripensò alla discussione avuta con Gerard quella mattina e quando il viso del suo migliore amico affluì nella sua mente, una piacevole sensazione di calore iniziò a spandersi per tutto il basso ventre. Era sbagliato, non doveva farlo, non doveva pensare a lui mentre si toccava in quel modo, ma non aveva altra scelta. Erano bastati pochi secondi e la sua già nascente erezione chiedeva sempre più attenzioni. Iniziò a toccarsi piano, prima la base e poi su fino alla punta e un piccolo gemito gli sfuggì dalle labbra. Stava per aumentare il ritmo quando qualcuno però aprì la porta bruscamente. << Oh cazzo mamma >> Gerard iniziò a ridere << No Frank sono io >> l'altro ragazzo si addosso più che potè alle piastrelle della doccia anche se il contatto gelido con il glande lo fece fremere. << Che ci fai qui? Chi ti ha fatto entrare? >> Gerard iniziò a guardarsi allo specchio dal quale poteva ammirare il lato B del suo migliore amico in tutto il suo splendore << Mi ha fatto entrare tua madre prima che uscisse. Sono venuto per chiederti scusa, sono stato un pò irruento questa mattina >>. L'amico accennò un flebile sospiro << Si Gee ok. Senti sto facendo la doccia quindi potresti - ma le parole gli morirono in gola - >> Gerard si era infatti spogliato ed era entrato dentro la doccia << GERARD CHE CAZZO STAI FACENDO? >> Frank iniziò ad agitarsi, il panico gli fece tremare le gambe. << Quello che fai tu Frank, mi lavo >> Gerard iniziò a fischiettare tranquillo iniziando ad insaponarsi. << Gee esci immediatamente fuori, ti prego>>. L'amico si stupì, Frank era sul punto di piangere << Hey Frank non volevo farti arrabbiare. Non era la prima volta che dividevamo una doccia, quindi ho pensato che andasse bene >> e lo fece voltare per guardarlo negli occhi, provocando nel più piccolo ancora più imbarazzo. << Oh Cazzo Gee >> Frank cercò di coprirsi alla meno peggio, ma l'erezione era troppo vistosa per nasconderla. Gerard lo fissò stupito e qualcosa dentro di lui scattò all'improvviso. << Era questo il problema? >> l'altro si morse il labbro inferiore, arrossendo, ma Gerard tolse le sue mani e tra lo stupore del più piccolo si inginocchio. Iniziò ad annusarlo e poi a leccare la porzione di pelle tra il pube e la gamba. Frank era paralizzato, pensava di avere le allucinazioni, ma quando Gerard inghiottì il suo sesso e iniziò a pompare avido, non potè fare altro che reggersi come meglio poteva alle piastrelle e a respirare sempre più profondamente in cerca di ossigeno. << Oh Gee mio dio... Mmghh... >> Gerard intanto iniziò ad accarezzarlo anche tra le gambe, sempre più su, risalendo fino al solco delle natiche dove trovò il suo canale stretto e bagnato. Iniziò ad aprirlo piano, prima con uno e poi con due dita mentre la sua bocca continuava a pompare l'erezione del più piccolo e mentre la sua stessa erezione ormai dura chiedeva attenzioni. Frank urlò di gioia quando Gerard passò con le dita sul suo punto più sensibile e continuo ad urlare quando l'altro, un pò per gioco e un pò per amore continuò a stimolarlo. << Oh mmghhh Gee ti prego, ti prego... mghhh >> Frank era quasi al limite stava per venire quando Gerard si alzò arpionandogli la bocca e la lingua. Iniziarono a baciarsi con passione, come entrambi senza saperlo avevano sempre desiderato. Gee continuò a baciarlo e dilatarlo e quando finalmente Frank fu pronto lo girò e affondò in lui piano, centimetro dopo centimetro. Frank ebbe dei piccoli sussulti, gli stava facendo male, era come se qualcuno gli strappasse l'anima in tanti piccoli pezzi, ma non gli avrebbe mai chiesto di smettere. Gerard asciugo le sue lacrime << Lo so piccolo, fà male... Ma ti giuro che andrà meglio >> Continuò ad affondare in quel canale stretto con bramosia e con lo stesso ritmo riprese a masturbare il più piccolo. Resistettero altri cinque minuti prima che entrambi si svuotassero e appagati si appoggiassero uno sull'altro. Ci vollero pochi minuti prima che Gerard si riprendesse, mentre Frank era totalmente distrutto ed appagato. Gee li lavò entrambi, poi prese Frank in braccio e uscì dalla doccia, poggiando l'altro sul letto e recuperando dei grossi teli con cui iniziò a tamponargli il corpo e i capelli. Frank lo attirò di nuovo a se in un bacio carico di amore << Ti amo Gee >> l'altro sorrise di rimando << Ti amo anche io Frank. Ma adesso dormi>>. Si misero entrambi sotto le coperte e il più piccolo si strinse all'altro che lo cullò fino a quando entrambi non si assopirono, mentre le loro labbra si univano ancora per un casto bacio.