Giuliana's FF

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B_NORM    
view post Posted on 18/12/2012, 16:44 by: Shannonanimalleto "quote"
Frank entrò in casa sbattendo la porta, mentre il suo cane gli saltava prontamente a dosso per salutarlo e fargli le feste, ma non era giornata. Aveva litigato con il suo migliore amico a causa delle prove della band. Odiava litigare con Gerard, era l'unico amico che aveva e odiava mancare alle prove della band. Ma cosa poteva fare se sua madre aveva deciso di partire proprio la settimana successiva per le vacanze estive? << Giù Thor - il cane si accucciò ai suoi piedi - ecco da bravo >> e gli accarezzò il muso. Gettò lo zaino per terrà ed entrò in cucina, aveva talmente fame che avrebbe mangiato qualsiasi cosa. Sua madre stava già preparando un nuovo piatto vegan e lui si sporse per darle un bacio. << Frank tesoro come stai? A scuola tutto bene? >> il ragazzo si accomodò a tavola e prese un pò di pane << Si mamma tutto bene, non ti preoccupare >> ma alla donna non sfuggì l'aria mesta e il muso lungo, così si asciugo le mani e si avvicinò al figlio. << Non mentirmi Frank. Cosa c'è che non va? >> il ragazzo sbuffò irritato, non voleva prendersela con sua madre, lei in fondo non aveva colpe ma odiava il terzo grado. << Nulla mamma, ti ho detto che va tutto bene. Ho solo avuto una discussione con Gee. Piuttosto ho fame, posso avere qualcosa da mettere sotto i denti? >> la madre annuì << Va bene Frank, come vuoi. Il pranzo è quasi pronto >>

Aveva mangiato in tutta fretta, aveva sbagliato a rivolgersi così a sua madre e si diede mentalmente dello stupido mentre saliva in camera sua, ma era così nervoso. Entrò in bagno quasi come un automa, si lavò i denti e poi si mise a sedere sul letto, imbracciò la sua nuova chitarra e iniziò a suonare uno dei nuovi pezzi che Gerard aveva composto e che 3 mesi prima gli aveva chiesto di imparare. Si beh probabilmente era stato anche questo a fare infuriare il suo amico. Il testo era buono, doveva proprio ammetterlo e anche la musica non era male. Provò la canzone un paio di volte e quando finalmente fu soddisfatto si alzò dal letto cercando di sgranchirsi un pò. Si avvicinò alla scrivania per vedere l'ora "Già le 17:00", doveva studiare. Scese in cucina a prendere un frutto e proprio mentre tornava di sopra la madre lo fermò << Oh Frank io e tuo padre stiamo uscendo. Sei da solo a casa, mi raccomando. Non aprire la porta a nessuno e non rispondere a nessuno. Torniamo per l'ora di cena, va bene? >> Frank sorrise divertito, sua madre lo trattava ancora come un bambino, eppure aveva già 17 anni, << Si mamma non ti preoccupare >> stava per tornare in camera quando la voce della madre lo bloccò di nuovo e lui si girò a guardarla << Ah eh Frank per favore fatti una doccia >>. Il ragazzo annuì e tornò in camera. Una doccia, non puzzava mica. Si aveva avuto l'ora di ginnastica quella mattina e aveva tenuto tutto il tempo la felpa ma non pensava che fosse necessaria una doccia. O forse si. Guardò la mole di compiti che aveva e poi...

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erotica,
romantico,
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Comments: 0 | Views: 39Last Post by: Shannonanimalleto (18/12/2012, 16:44)
 

B_NORM    
view post Posted on 5/12/2012, 21:31 by: Shannonanimalleto "quote"
Novembre era arrivato forse più velocemente del previsto. I colori caldi dell'autunno stavano ormai svanendo dai giardini dell'università, così dai cuori degli studenti che giorno dopo giorno solcavano le strade per recarsi a lezione. L'inverno arrivò inclemente sulle loro vite, forse un pò troppo in fretta, in anticipo rispetto a quello che credevano e mentre la neve copriva ogni cosa con il suo manto candido, anche i giovani si sentivano ormai persi in un oblio che non conoscevano. Tutto ciò che importava era studiare, dimentichi però di essere loro stessi e di vivere davvero quell'esperienza straordinaria che era la vita. Louis e William non avevano avuto poi molto tempo per conoscersi, le lezioni e gli orari diversi impedivano loro di poter approfondire quella amicizia che era rimasta in sospeso tra di loro, tra un gesto carino ed un sorriso forse troppo radioso. Mancava il tempo, quello necesario per capire chi fossero e cosa stessero davvero cercando. Louis si sentiva intrappolato da qualcosa che non capiva, che probabilmente non avrebbe mai compreso senza l'aiuto necesarrio. Casa in fondo gli mancava molto e nonostante la corrispondenza con la madre e la sorella fosse assidua era sempre più malinconico, indeciso e solo il cugino in quei momenti riusciva a riportarlo sulla retta via. William al contrario era entusiasto di trovarsi lì, lontano da casa, dalla famiglia e dagli sguardi di rimprovero che lo avevano accompagnato durante gli ultimi anni del liceo. Adesso, in quel posto, poteva essere una persona nuova senza che stupidi fantasmi del passato lo facessero star male. Louis gli piaceva, era un ragazzo alquanto sensibile e timido e lo affascinava quel suo modo di fare quando lo ammirava da lontano. Aveva qualcosa di regale, irrangiungibile, agli occhi degli altri. Louis non era come loro, era forse più simile a una qualche divinità greca e William non faceva altro che spiare i suoi gesti, quando poteva, senza esser visto. Avrebbe voluto parlargli, poter stare in sua compagnia e magari raccontarsi e ascoltare ciò che lui voleva dire, perchè in fondo quel giovane dai tratti eterei nascondeva una ferita dentro di se, un dolore che non riusciva nemmeno ad immaginare e avrebbe voluto guarire.

Era una mattina insolitamente fredda e la neve imperversava impetuosa ormai da qualche ora sul campus. Le lezioni erano state sospese per quel venerdì, era già arrivato il fine settimana e molti degli studenti avevano già lasciato gli alloggi per tornare a casa. Louis aveva dovuto invece rinunciare a quella breve vacanza, i genitori erano in Scozia e la sorella era invece a scuola, forse sarebbe potuto andare a trovare gli zii e il cugino ma sentiva di voler restare, per lui. William non avrebbe mai lasciato Cambridge perchè non avrebbe saputo dove andare e fu una sorpresa per il giovane scoprire che il suo compagno di stanza aveva deciso di restare.
William si era alzato presto quella mattina e nonostante l'aria gelida...

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erotica,
introspettiva,
introspettivo,
romantico
Comments: 0 | Views: 59Last Post by: Shannonanimalleto (5/12/2012, 21:31)
 

B_NORM    
view post Posted on 30/9/2012, 22:12 by: Shannonanimalleto "quote"
La stanza era ancora leggermente immersa nel buio quando Alexander entrò, eppure qualche timido raggio di sole cercava di farsi largo tra i pesanti tendaggi che adornavano le finestre. Erano tutti andati a letto molto tardi la notte precedente, gli invitati infatti dopo il lieto annuncio si erano intrattenuti più del dovuto e Anne era entusiasta di poter esporre trionfalmente il suo nuovo giovane e aitante fidanzato a tutto il ton londinese e alle sue migliori amiche. Meno felice e certamente più depresso invece appariva Louis che sorrideva tirato e non faceva altro che sottrarsi agli occhi indagatori della gente che già parlattova a bassa voce sulla sua distanza nei confronti della giovane futura sposa. Il giovane si accomodò sul lato destro del letto mentre il corpo del cugino avvolto dalle lenzuola era disposto supino al centro del grande letto. << Louis penso sia ora che ti svegli. Sono già le nove del mattino e devi ancora far colazione e prepararti per partire >> Alexander temeva che il cugino non lo avesse ascoltato e così tentò di ridestarlo con un gesto della mano che si fermò a metà strada quando l'altro si mosse lievamente. << Sono sveglio da ore, anzi credo di non aver mai dormito stanotte >> Louis puntò gli occhi in quelli dell'altro, erano arrossati per il pianto notturno, la voce roca e i capelli assurdamente spettinati. Alexander gli sfiorò paterno la fronte << La mia offerta è sempre valida >> e questo parve strappargli un timido sorriso << E' confortante saperlo >>. Louis si alzò improvvisamente dal letto con urgenza, un'urgenza che solo la consapevolezza notturna aveva potuto indurgli. << Xander potresti dire a mia madre che sarò pronto tra poco per la colazione? Voglio partire per Cambridge il prima possibile e ritrovare finalmente un pò di pace lontano da mio padre e da questa casa >> il cugino annuì incerto << Ma certo vado subito >> stava quasi per uscire dalla camera quando attese un momento << Vorrei solo che sapessi che farei qualsiasi cosa per renderti felice >> ma non ottenendo risposta si richiuse la porta alle spalle.

Delia stava bevendo un tè mentre la figlia sorseggiava svogliatamente il suo latte mentre di nascosto imboccava il suo piccolo matisse e sceglieva per se uno dei tanti dolci che la cuoca aveva preparato per la colazione mattutina << Amelia su la schiena e non ti strafogare troppo con i dolci o ingrasserai. E ti prego non dar da mangiare nulla a Matisse o lo farai star male >> la bambina sbuffò sonoramente << Si mamma >> << Ingrassare? Ma chi la mia bellissima cugina? >> Alexander entrò proprio in quel momento nella sala da pranzo giusto in tempo per difendere la sua adorata Amelia. << Perdona il ritardo zia - e si sporse per baciarle una guancia - ma questa notte io e Clara ci siamo intrattenuti più del dovuto. Louis arriva subito invece >> e si accomodò sulla sedia vicino alla cugina. Delia fece un cenno con la man...

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erotica,
giallo,
malinconica,
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Comments: 0 | Views: 45Last Post by: Shannonanimalleto (30/9/2012, 22:12)
 

B_NORM    
view post Posted on 14/12/2011, 23:04 by: Shannonanimalleto "quote"
Era mattina quando Shannon atterrò a Miami e l'aria del mattino riscosse i suoi sensi. La gente stava camminando per la strada con ancora a dosso l'euforia della notte passata, ma tutto ciò che vide fu solo un giovane uomo, forse poco più che trentenne che teneva in braccio un bambino dai capelli biondi mentre un ragazzo al suo fianco li guardava con amore. In fin dei conti era quello che più di tutto voleva a questo mondo, una famiglia. Chiamò un taxi mentre con la mente vagava al passato e al futuro, voleva una famiglia, qualcuno da cui tornare la sera una volta finito il lavoro, ma forse proprio quel lavoro, che più di tutto amava al mondo gli avrebbe impedito di realizzare ciò che voleva. Quando finalmente il conducente rientrò in auto, Shannon gli diede l'indirizzo della villetta che suo fratello aveva affittato e si accomodò contro il sedile chiudendo gli occhi. Il conducente del taxi era un uomo sulla sessantina, ancora piacente in fondo, gli occhi due pozzi scuri e l'aria di chi ne aveva passate tante nella sua vita e quando parlò riscosse il batterista dai suoi pensieri. << L'amore non lo trovi guardando per strada. Lo costruisci giorno dopo giorno, con fatica e passione >> Shannon lo fissò tramite lo specchietto retrovisore << Come fa a sapere che non sto tornando a casa da mia moglie e i miei figli? >> l'uomo lo fissò un istante << Perchè se stesse tornando a casa sarebbe felice >>. Shan celò i suoi occhi a quelli dell'uomo inforcando gli occhiali da sole ma l'altro continuò imperterrito << Ciò che vuole lo ha sempre avuto, basta avere il coraggio di prenderselo >>. Shan stava per parlare quando la vettura si fermò << Siamo arrivati >>, e il conducente depositò la valigià del batterista davanti l'ingresso della casa, Shannon gli porse una banconata da 100 dollari << Tenga il resto. Per il consiglio che mi ha dato. Buon anno >> l'uomo lo scrutò ancora un momento << Avrà una vita felice se avrà il coraggio di rischiare >> e infine si allontanò come il sole dirada la nebbia. Shannon prese la sua valigia e busso alla porta di casa in attesa che qualcuno gli aprisse, ma non accade nulla. Si sporse sul davanzale di una finestra lì vicino, spostò una pianta e prese la chiave di riserva, Jared aveva preso quest'abitudine dalla madre, e finalmente entrò in casa.
Tutto sembrava essere in ordine, avanzò verso la cucina in cerca del fratello ma Jared sembrava essere sparito. << Jared ci sei? >> Shannon iniziò a chiamarlo mentre controllava le poche stanze della villetta, quando la porta che dava in veranda non attirò la sua attenzione. Era stata leggermente aperta e un fievole raggio di sole si faceva largo a fatica, Shannon si avvicinò e l'aprì e un sole accecante lo investì fino a fargli lacrimare gli occhi. Nonostante tutto suo fratello aveva ragione, quella casa aveva qualcosa di magico, una veduta meravigliosa dell'oceano. Stava per rientrar...

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erotica,
giallo,
incesto,
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sentimentale
Comments: 3 | Views: 101Last Post by: Shannonanimalleto (15/12/2011, 17:26)
 

B_NORM    
view post Posted on 11/12/2011, 21:30 by: Shannonanimalleto "quote"
“Terry oh mio dio sei davvero tu” Grace gli corre e incontro mentre un brivido lungo la schiena mi pervade perché a me quell’uomo semplicemente mi dà ribrezzo: prima mi piaceva un po’ perché faceva un sacco di foto a Jared e ha partecipato anche al video di Hurricane e sono vecchi amici con i Leto però un giorno, girovagando per il web, mi sono ritrovata davanti delle sue foto nudo e con il suo pene di fuori.
Insomma mi ha fatto schifo.
Rimango ferma sul divanetto osservando la scena e, in un istante, la mano grande di Tomo si avvinghia al mio polso sottile e mi trascina dietro Antoine e Grace, richiudono il salone a chiave e mi ritrovo sola con loro.
“Ti piace ballare?” chiedo a Tomo teneramente, lui mi guarda storto poi inizia a sorridere e si avvicina alla consolle della cucina cominciando a mettere su musica strana e decisamente non da lui.
Il chitarrista mi sembra abbastanza disinibito, mi prende per mano e inizia ad accompagnarmi nella danza e io lo afferro al collo e, muovendo avanti e indietro il sedere, avvicino il mio bacino al centro delle sue gambe: mi sorride dolcemente, proprio com’è tipico suo ma il suo sguardo lo tradisce perché vedo e sento che è tremendamente eccitato e che le sue intenzioni sono tutt’altro che caste.
Mi stringe al suo corpo possente e molto più maturo rispetto al mio per poi lasciar scivolare delicatamente la sua grande mano sulle mie natiche.
Continuiamo a ballare, come due animali in preda ad una convulsione ossessiva: mi sento selvaggia e dannatamente ma dannatamente TROIA.
In una notte Shannon si è preso la mia verginità amorevolmente per poi lasciarmi andare al sesso con Jared e Tomo; guardo in direzione della mia amica intenta a farsi sbranare da Antoine: ma che cavolo ci troverà di bello?Mi sembra un animale che vuole solo fighe differenti mentre lei mi sembra abbastanza presa, ma va bene così! Per una volta nella mia fottutissima vita non voglio fare della morale a nessuno e voglio godermi questa splendida ed inaspettata serata.
“Tomo…” gli sussurro con la bocca piena di saliva, “Ho fame di te…”.
Lo fisso con il mio sguardo da gatta morta, lui mi sorride e lascia scivolare i miei jeans a terra: non so cos’abbia in mente e ho deciso di lasciargli fare tutto ciò che desidera anzi lo accontenterò in tutto e per tutto, seguirò le orme della mia amica che, con la punta dell’occhio, vedo intenta a tirare un bel pompino al dj.
Evvai! Continuiamo così, a fare le puttanelle per tutta la notte ma in fondo la vita è una e va vissuta intensamente, attimo dopo attimo e lei non ha torto! Non ha per nulla torto!
Tomo mi distoglie dall’ennesima paranoia, ha buttato giù i miei slip e mi ha fatta sedere sul divano, si inginocchia tra le mie gambe e, togliendomi di dosso la maglietta di Shannon, mi lascia completamente nuda.
Con lo sguardo mi studia, osserva il mio seno pallido e sodo, passa poi al mio ombelico che perfora con l’indice della sua mano callosa, passa accar...

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erotica,
incesto,
non per stomaci delicati,
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Comments: 0 | Views: 85Last Post by: Shannonanimalleto (11/12/2011, 21:30)
 

B_NORM    
view post Posted on 6/12/2011, 08:32 by: Shannonanimalleto "quote"
Sono stanco e ho bisogno di uscire da questa casa in cui mi sono rinchiuso per quasi una settimana, ho voglia di divertirmi e di scatenarmi, magari in discoteca. Prendo il telefono e decido di chiamare mio fratello, magari lo convinco ad andare da qualche parte anche se stasera ho deciso di reclinare il suo invito in discoteca contornato da alcol, forse droga e come sempre Antoine, che sembra seguirlo come un cagnolino ormai. Aspetto che risponda e la sua voce arriva subito interdetta alle mie orecchie << Che vuoi? >>, quasi non lo riconosco << Shannon sono solo a casa, vieni >> attendo il suo "si arrivo subito" e invece l'unica cosa che sa dire è un << Cosa? >> vorrei strozzarlo per quanto a volte non riesce a capire questi miei momenti, o forse li capisce ma non vuole darlo a vedere. << Potevi venire in disco con me e Antoine, che vuoi ora? >> ma quanto può essere idiota a volte, come fa a non capire quanto io sia geloso di Antoine? Così mi gioco l'ultima carta << Vieni! E basta o lo dico alla mamma >> chiudo la cornetta del telefono, senza nemmeno dargli la possibilità di replicare. Ora sono certo che non potrà dirmi di no. Mi siedo su un divanetto in cucina, cristo ho bisogno di bere. Apro lo sportello dei liquori, quello che tengo sotto chiave per impedire a Shannon di bere, buffo che sia io quello che adesso si sta versando un bicchiere di vodka e ancora uno quasi stessi bevendo dell'acqua. Ma quanto ci mette ad arrivare? Non pensavo fosse così distante la discoteca. Finalmente il suono del campanello mi riscuote dal torpore che l'alcol mi aveva donato e apro la porta trovandomi davanti due ragazze alquanto su di giri e mio fratello con un'espressione da ebete in viso. Non ce la fa proprio a non portarsi a letto una diversa ogni sera. Almeno stavolta si è ricordato di me. << Ciao Jared io sono Grace e lei è Giuliana, stasera siamo venute per... Soddisfare i vostri desideri? >> Fisso la ragazza con i capelli scuri per un attimo, almeno sono carine questa volta. E così mi ritrovo a spalancare la porta << Prego >> quasi non mi riconosco in questa veste. Ma ho davvero bisogno di stringere una donna tra le mani almeno per poco. Mi allontano insieme alla mora, devono essersi già messo d'accordo lei e l'amica e non facciamo in tempo ad arrivare in cucina che la sua bocca carnosa e soffice è sulla mia. Questa ragazza è davvero fantastica. Le tocco il seno delicato, facendo impazzire il suo essere stuzzicando con la lingua i suoi capezzoli turgidi e meravigliosi. Sento il campanello suonare, ma sto così bene che non vorrei davvero staccarmi. La mia partner però non sembra della stessa idea e mi abbandona per aprire la porta. << Tomo >> entrambe le ragazze si fiondano sul croato, quasi mi viene da sorridere, dopotutto anche lui è alquanto magnetico e così rimango in cucina per preparare qualche cocktail e scaldare finalmente la serata. Arrivano tutti e quattro f...

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erotica,
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Comments: 0 | Views: 50Last Post by: Shannonanimalleto (6/12/2011, 08:32)
 

B_NORM    
view post Posted on 1/12/2011, 16:01 by: Shannonanimalleto "quote"
Storia scritta a quattro mani insieme alla mia sorella Grace... Spero vi divertiate a seguirci in questa impresa assurda e porno


Giro tra le mani la triade di questa ragazza che si è presentata poco fa, non so nemmeno come si chiami e fino a prima non mi sarebbe nemmeno interessato saperlo ma adesso è tutto diverso.
“Shannon, c’è qualcosa che non va?” mi dice lei con un forte accento italiano, accarezzando le mie mani con le sue sottili e lunghe: sembrano quelle di una bambina in confronto a quelle mie, chissà quanti anni ha.
“Non posso sbattermi un’echelon…” mi decido a dirle e mi dispiace anche un po’ perché lei è proprio carina e il suo volto deluso mi incute una sorta di tristezza nell’anima. Scusa bambolina ma proprio non mi va.
“E se ti dimenticassi che sono un’echelon e, per stanotte, mi vedessi solo come una qualsiasi donna che hai rimorchiato in discoteca?” è proprio convinta, sorrido e mi lascio trasportare dal bacio violento che mi scaraventa sulla bocca e la mia lingua si fa strada dentro la sua bocca che sa di vodka kiwi; lei mi sbatte al muro con tutta la forza che ha e le permetto di togliermi la maglia e baciarmi il petto sudato. I miei buoni propositi e le mie belle paroline sono andati a farsi benedire.
Dio quanto cazzo sono eccitato.
“Se ci vedesse mio fratello…” le dico mentre lei si è abbassata e mi sbottona i pantaloni neri.
“Ma tuo fratello non c’è e sì sono un’echelon ma anche una donna che ha sempre desiderato farti nel bagno di una discoteca” mi dice senza alcune inibizione, credo proprio sia un po’ ubriaca però so benissimo che molte echelon hanno questi pensieri perversi sul mio corpo e la cosa mi fa anche piacere, diciamo che mi aiuta a non sentire il peso dei miei anni.
Sento la sua bocca baciare il mio pisello impazzito e eretto al massimo, io le accarezzo la testolina contornata dai capelli neri ricci e lunghissimi, poi la prendo per il sottile polso e la bacio di nuovo con ardore: le tolgo una manica del vestito nero aderente, che le contorna il corpo e le strappo il reggiseno nero, lasciandola con i piccoli seni nudi, la costringo a riabbassarsi e lei sembra aver capito le mie intenzioni.
Continua a leccarmi il glande, provocandomi contrazioni per tutto il corpo e piccoli sussulti simili a gemiti, non riesco a controllare il mio corpo perché è lei che mi controlla completamente, con il mio cazzo nella sua bocca, con le sue mani nei miei sacchi.
“Shannon ti vibra qualcosa…” si blocca lei, “E non è ciò che dovrebbe vibrare in questo momento” si mette a ridere divertita: cazzo il mio cellulare! Chi è che rompe?
“Porca puttana, scusa” vedo il display ‘Jared’ ma che diavolo vuole? Perché rompe sempre nei momenti meno opportuni? Sarà perché è il mio fratellino minore? Sono costretto a rispondere.
“Che vuoi?” sono incazzato ma mi calmo quando la bambolina italiana mi fa accomodare sul cesso e continua il lavoro che aveva iniziato: ed è estremamente difficile per me non per...

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Comments: 0 | Views: 75Last Post by: Shannonanimalleto (1/12/2011, 16:01)
 

B_NORM    
view post Posted on 21/11/2011, 18:27 by: Shannonanimalleto "quote"
31 Dicembre 2009

Miami

Per quel fine settimana tanto speciale Jared aveva affitato una piccola casa sulla spiaggia, lontana da occhi indiscreti e fan che avrebbero potuto rovinare quel momento solo suo e di Colin. Era uscito presto quella mattina, era andato a fare un pò di corsa per mantenersi in forma e poi si era recato in una piccola locanda vicino il molo, poco trafficata e che lo faceva sentire protetto. Si accomodò sul solito tavalo che dava sul mare, era diventata un'abitudine per lui e Colin negli anni. Avevano trovato quel posto quasi per caso anni prima quando tutto era instabile. Ricordava ancora quell'estate. Colin gli aveva fatto una sorpresa, era arrivato a Los Angeles e lo aveva praticamente rapito, non si vedevano quasi da sei mesi a causa dei rispettivi impegni lavorativi e il loro mondo sembrava sgretolarsi come creta tra le loro mani. Era in arrivo una forte tempesta in quei giorni a Miami e avevano deciso quindi di recarsi lì, consapevoli che pochi temerari si sarebbero spinti fino a lì. Stavano facendo una passeggiata sulla spiaggia quando il temporale li investì, corsero a per di fiato fino ad una rientranza sugli scogli, dove si abbandonarono alla passione e al desiderio. Si amarono per ore mentre la tempestà ingrossava il mare e così i loro cuori carichi d'amore. Quando si accorsero di essere fradici trovarono quella locanda, un segno forse del destino, e trascorsero lì gli utlimi giorni della loro vacanza. Un ricordo lontano nel tempo eppure ancora così meraviglioso e intenso. << Jared >> una donna anziana, la propretaria del locale lo riscosse dai suoi pensieri, porgendogli una tazza di tè e accomodandosi di fronte a lui. Bett gli carezzò una guancia con fare amorevole, era forse l'unica donna esclusa sua madre a cui l'uomo si era mostrato per ciò che realmente fosse. Bett dopottutto aveva assistito a quell'amore a volte insano a volte fragile altre volte intenso nel corso degli anni, e non li aveva mai giudicati, mai condannati era solo rimasta spettatrice del dolore che si procuravano, raccattando i pezzi dei loro cuori e rimettendoli insieme. << Come stai caro? >> chiese la donna stringendogli delicatamente una mano, Jared ricambiò la sua stretta << Sto bene Bett e - sospirò - felice. Ho affittato una piccola villetta qui vicino proprio sul mare e stasera io e Colin festeggeremo insieme il capodanno. Nulla potrebbe andare meglio di così >> Bett sorseggio il suo caffè << Ne sono felice tesoro. Meriti davvero tutto l'amore di questo mondo e anche Colin >>. Si alzò con difficoltà, anche per lei la stanchezza degli anni pesava sulle sue gambe, baciò Jared sulla fronte e lo guardò negli occhi intensamente, il mare che si specchiava nel cielo, << Ti voglio bene >> e infine si allontanò verso il bancone lasciano l'uomo ai suoi pensieri. Jared rimase ancora per poco incantato ad osservare il mare mentre qualche gabbiano volteggiava maestoso sul cielo...

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Comments: 1 | Views: 58Last Post by: Maryjed (22/11/2011, 12:55)
 

B_NORM    
view post Posted on 18/11/2011, 11:16 by: Shannonanimalleto "quote"
Alloraaaaaaaaaaaa dopo tanta attesa posso annunciare di essere tornata a tormentarvi con una nuova storia... *Rullo di tamburi* Ho il piacere e l'onore di presentarvi *Un sogno lungo una vita* la mia piccina è stata in incubazione per un bel pò di tempo e oggi ho dato alla luce il primo capitolo. Vi prometto che non sarò assidua nella pubblicazione, che a volte la odierò, che altre volte mi pentirò amaramente di averla pubblicata e che boh mi sto ancora chiedendo perchè mi ritrovo a scrivere certe cose alle tre del mattino... Detto ciò buona visione... Spero che almeno un pochetto possa piacervi :wub:


Prologo

30 Dicembre 2009

Jared camminava per casa a passo veloce raccattando, in ogni angolo di quella villetta che condivideva con il fratello, tutto ciò che pensava potesse servirgli per quel breve fine settimana in Florida. Finalmente dopo tanto tempo avrebbe potuto rivedere Colin, nonistante i pianti, le sfuriate, i figli e le compagne, il suo uomo irlandese aveva trovato spazio per lui nel suo cuore e nella sua vita e dopo tanto tempo si sentiva felice. Entrò come una furia nella camera del fratello che se ne stava seduto sulla terrazza, ammirando il cielo cristallino e suonando una dolce nenia con la chitarra. << Shan hai per caso la mia maglia blu? Quella che ho comprato la scorsa settimana? >> il fratello però non gli rispose, semplicemente rimase seduto a fissare il cielo. << Shan mi stai ascoltando? >> Jared gli si avvicinò piano, carezzandogli una spalla e inginocchiandosi di fronte a lui. Shannon lo guardò assorto, posando una carezza sulla sua guancia soffice, proprio come faceva da bambino quando qualche bulletto a scuola lo aggrediva. << Stavo guardando il cielo e mi sono reso conto di quanto simile sia ai tuoi occhi >> Jared arrise e infine arrossì violentemente, infine lo abbracciò forte, sussurrando qualcosa al suo orecchio << Tu non sei un animale... Tu sei il mio dolce fratello >>. Shannon aspirò il suo profumo e lo stesso fece Jared. << Quindi la mia maglietta? >> Shannon sorrise, si alzò e infine uscì dalla camera lasciando Jared attonito << Ma dove stai andando? >> gli urlò il fratello, che gli corse dietro. Quando Shannon si fermò si ritrovarano entrambi nella lavanderia, << Adesso vedrai cosa può fare la tecnologia moderna >> sentenziò il fratello maggiore mentre l'altro se ne stava dritto di fronte a lui. << Ehhh tatà >> fece Shannon, prendendo dall'asciugratrice la maglietta che il fratello stava cercando disperatamente. << Sei un'idiota, perchè non me lo hai detto subito? >> scoppiando a ridere subito dopo insieme a Shannon. Shan lo attirò a sè, stringendolo tra la morsa forte delle sue braccia e posando un lieve bacio nell'incavo del suo collo, << Resta con me >> fu quasi un sussurro e Jared quasi pensò di aver frainteso. &l...

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Comments: 2 | Views: 63Last Post by: Shannonanimalleto (19/11/2011, 14:30)
 

B_NORM    
view post Posted on 6/11/2011, 19:48 by: Shannonanimalleto "quote"
Epilogo

Colin camminava per casa a passo svelto << Jared allora sei pronto? Così faremo tardi, per l'amor del cielo sbrigati >> Jared sbuffò ancora << Colin basta, dai lo sai che abbiamo ancora tanto tempo prima che l'aereo parta e poi tua figlia non è ancora pronta >> Colin corse in camera della bambina << Ginevra allora? Ancora così sei? Sei peggio di tuo padre >> la bambina che ormai aveva 7 anni protestò vivacemente << Ma papà non vedi che non trovo la mia borsetta rossa? Non posso mettere quella color panna con queste scarpe, proprio non posso >> Colin la guardava sbigottito mentre Jared alle sue spalle rideva felice << Dai vieni ti aiuto io a cercarla, tuo padre è un orso irlandese, cosa vuoi che capisca di moda >> e si allontanò insieme alla piccola verso l'armadio. Il campanello squillò più volte e finalmente Colin scese ad aprire << Oh eccovi Tomo, Vichy come state? E tu bambolina? >> Colin li abbracciò mentre dava un tenero bacio alla piccola Christine. << Tutto bene grazie, siete pronti? Carlotta? >>. La ragazza arrivò proprio in quel momento alle loro spalle tenendo per mano il figlio. << Eccomi eccomi sono qui, Chris ha fatto i capricci >> e si salutarono tutti con tanti baci e abbracci mentre Jared e Ginevra si univano a quel momento di felicità. I piccoli correvano per casa giocando e rincorrendosi controllati dai due figli di Colin ormai più grandi dei tre cuccioli di casa. << Allora direi di partire forza, Eamon non vede l'ora di rivederci tutti quanti a Melilla, ha anche adottato un cucciolo >> e tutti risero felici per la notizia, anche Kira abbaiò approvando l'arrivo di quel nuovo membro a quattro zampe con cui avrebbe potuto rincorrersi felice sulla spiaggia. Colin e Jared si guardarono un momento in tutta quella baraonda e si sorrisero ormai felici per il loro amore ritrovato, si incontrarono a metà strada e si diedero un tenero e soffice bacio << Allora andiamo????? Dobbiamo ancora passare dallo zio >> protestò Ginevra che divertita guardava i genitori coccolarsi come due liceali al primo appuntamento. << Si arriviamo >> urlarono felici i due e chiusero la porta dell'enorme villa alle loro spalle raggiungendo a passo svelto la macchina.



Colin accostò l'auto sull'asfalto seguito dall'altra macchina guidata da Tomo. Uno ad uno scesero dalle vetture percorrendo un piccolo sentiero alberato fino a raggiungere una piccola radura piena di mille fiori colorati, al centro una tomba in marmo bianco, che negli anni i bambini avevano riempito di disegni e colore. Tutti, dai più piccoli ai più grandi, ad uno ad uno si affiancarono alla tomba baciando l'immagine e dicendo una preghiera. L'ultimo di loro fu Jared, che fu lasciato da solo in quel momento così intenso e carico di emozioni. L'americano si sedette per terra appoggiando le spalle alla lapide come tante volte aveva fatto negli anni con il frat...

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erotica,
giallo,
romantico,
sentimentale
Comments: 0 | Views: 40Last Post by: Shannonanimalleto (6/11/2011, 19:48)
 

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