Giuliana's FF

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B_NORM    
view post Posted on 29/12/2012, 23:02 by: Shannonanimalleto "quote"
Sbagliata.

Sbagliata per questo mondo fatto di parole, sbagliata per questo mondo fatto di rancore.

Io volevo solo essere giusta per qualcuno, per te.

E invece vago nella notte senza una meta e una strada.
Sono nata sbagliata. Qualcuno avrà sbagliato un pezzo e io cosa posso fare adesso?
Vago nella notte, la musica nelle orecchie e le mie gambe che hanno smarrito la strada per casa.
Sei tu la mia casa, lo sei sempre stato.

Ma io sono sbagliata.

Io non ho voglia di odiare, io voglio solo amare.
E amare è la cosa che mi riesce meglio in questa vita che mi porto dietro. Qualcuno voleva proprio giocare con la mia esistenza quando mi ha trovato sul suo cammino, e io ingenuamente mi sono lasciata usare.
Sei tu l'unico che volevo, sei tu l'unico da cui mi sarei fatta usare, sei tu l'unico che volevo amare.
Ho smarrito la mia strada, ho smarrito la mia vita. Mi sono persa e l'unica cosa che riesco a fare è dibattermi in questo angolo di mondo, che non ho mai cercato e mai voluto. Sento l'acqua che arriva fino alle ginocchia, ed è fredda, fredda come il tuo sguardo. Mi lascio andare.

Sono nata sbagliata e l'unico sbaglio adesso sarebbe non farla finita.

Tags:
introspettiva
Comments: 0 | Views: 34Last Post by: Shannonanimalleto (29/12/2012, 23:02)
 

B_NORM    
view post Posted on 5/12/2012, 21:31 by: Shannonanimalleto "quote"
Novembre era arrivato forse più velocemente del previsto. I colori caldi dell'autunno stavano ormai svanendo dai giardini dell'università, così dai cuori degli studenti che giorno dopo giorno solcavano le strade per recarsi a lezione. L'inverno arrivò inclemente sulle loro vite, forse un pò troppo in fretta, in anticipo rispetto a quello che credevano e mentre la neve copriva ogni cosa con il suo manto candido, anche i giovani si sentivano ormai persi in un oblio che non conoscevano. Tutto ciò che importava era studiare, dimentichi però di essere loro stessi e di vivere davvero quell'esperienza straordinaria che era la vita. Louis e William non avevano avuto poi molto tempo per conoscersi, le lezioni e gli orari diversi impedivano loro di poter approfondire quella amicizia che era rimasta in sospeso tra di loro, tra un gesto carino ed un sorriso forse troppo radioso. Mancava il tempo, quello necesario per capire chi fossero e cosa stessero davvero cercando. Louis si sentiva intrappolato da qualcosa che non capiva, che probabilmente non avrebbe mai compreso senza l'aiuto necesarrio. Casa in fondo gli mancava molto e nonostante la corrispondenza con la madre e la sorella fosse assidua era sempre più malinconico, indeciso e solo il cugino in quei momenti riusciva a riportarlo sulla retta via. William al contrario era entusiasto di trovarsi lì, lontano da casa, dalla famiglia e dagli sguardi di rimprovero che lo avevano accompagnato durante gli ultimi anni del liceo. Adesso, in quel posto, poteva essere una persona nuova senza che stupidi fantasmi del passato lo facessero star male. Louis gli piaceva, era un ragazzo alquanto sensibile e timido e lo affascinava quel suo modo di fare quando lo ammirava da lontano. Aveva qualcosa di regale, irrangiungibile, agli occhi degli altri. Louis non era come loro, era forse più simile a una qualche divinità greca e William non faceva altro che spiare i suoi gesti, quando poteva, senza esser visto. Avrebbe voluto parlargli, poter stare in sua compagnia e magari raccontarsi e ascoltare ciò che lui voleva dire, perchè in fondo quel giovane dai tratti eterei nascondeva una ferita dentro di se, un dolore che non riusciva nemmeno ad immaginare e avrebbe voluto guarire.

Era una mattina insolitamente fredda e la neve imperversava impetuosa ormai da qualche ora sul campus. Le lezioni erano state sospese per quel venerdì, era già arrivato il fine settimana e molti degli studenti avevano già lasciato gli alloggi per tornare a casa. Louis aveva dovuto invece rinunciare a quella breve vacanza, i genitori erano in Scozia e la sorella era invece a scuola, forse sarebbe potuto andare a trovare gli zii e il cugino ma sentiva di voler restare, per lui. William non avrebbe mai lasciato Cambridge perchè non avrebbe saputo dove andare e fu una sorpresa per il giovane scoprire che il suo compagno di stanza aveva deciso di restare.
William si era alzato presto quella mattina e nonostante l'aria gelida...

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Tags:
erotica,
introspettiva,
introspettivo,
romantico
Comments: 0 | Views: 59Last Post by: Shannonanimalleto (5/12/2012, 21:31)
 

B_NORM    
view post Posted on 8/7/2012, 21:07 by: Shannonanimalleto "quote"


E' una giornata assolata di fine maggio. Il sole inizia ad essere caldo, forse più di quanto mi ricordi e le passeggiate pomeridiane non attirano più la mia attenzione da tempo. Questo potrebbe essere l'ultimo anno per me, sono stanco ormai e l'unica cosa che spero adesso è ricongiungermi con la persona che amo, l'unica che mi abbia mai davvero capito e che mi ha lasciato tanti anni fà ormai. " Invecchieremo insieme, promettimelo Louis " ricordo ancora il suo sorriso, il profumo della sua pelle, i capelli corvini che ricadevano come seta sul suo collo setoso e i suoi occhi, di un blu che non avevo mai visto, che non avevo mai sperato di vedere nemmeno stando fermo a fissare il mare. Chiudo di scatto la tenda del mio studio e mi accomodo sulla mia poltrona di pelle mentre un tiepido fuoco brucia ancora dentro al camino. Da questa posizione posso vedere le foto sulla mia scrivania, tutte nostre, tutte mie ormai e mi chiedo a chi lascerò tutto ciò che insieme abbiamo costruito. Sto ancora tentando di rialzarmi, con grande fatica potrei dire, quando la porta si apre e una testolina bionda e riccia fà capolino sulla soglia. " Posso entrare zio Louis? ", sorrido a quella birbante, Emma è la nipote della mia defunta sorella ed è impressionante quanto le somigli. Ha 7 anni e la sua vivacità mi ricorda tanto la mia adorata Amelia. " Su avanti Emma non vorrai forse rimanere lì in piedi a sgualcire il tuo bel vestitino nuovo - e le sorrido divertito - vieni a prendere un dolcetto, Flora ha appena sfornato dei buonissimi biscotti al cioccolato " la bambina mi sorride radiosa e accorre alla mia poltrona " Grazie zio " e mi scocca un sonoro bacio sulla guancia prima di precipitarsi alla scrivania. Non ho nemmeno il tempo di ricordarle che deve stare attenta a non sporcarsi, quando la madre di Emma, Emily, si presenta a per di fiato nella stanza. " Oh zio Louis devi perdonarmi, avevo detto ad Emma che dovevi riposare e Flora mi aveva assicurato che l'avrebbe tenuta d'occhio ma... " la rabbonisco con un lieve gesto della mano " Tranquilla mia cara, è una gioia averla intorno. Somiglia molto a tua madre e tu mia cara non sei da meno. Sono mesi che non ti vedo, vieni qui ad abbracciare un vecchio " si commuove la mia Emily e si precipita alle mie gambe, come faceva da bambina quando voleva che le raccontassi una storia. " Mi sei mancato talmente tanto zio " le sfioro una guancia e le sposto una ciocca ribelle dietro l'orecchio, non ha ancora imparato che deve mostrare il suo viso meraviglioso. " Mi sei mancata anche tu ranochietta. Allora raccontami com'era New York? Sempre confusionaria? " mi sorride la mia bambina e già vedo le luci della città nei suoi occhi " Molto di più zio. Ho esposto i miei quadri in moltissime gallerie e sono subito andati a ruba, il mio agente dice che diventerò famosa " " E' una meravigliosa notizia ...

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Tags:
introspettiva,
romantico,
sentimentale,
slash
Comments: 0 | Views: 29Last Post by: Shannonanimalleto (8/7/2012, 21:07)
 

B_NORM    
view post Posted on 20/5/2012, 16:44 by: Shannonanimalleto "quote"
Quella frattura, quella crepa ero io.

La più bella estate della mia vita penso sia stata quella dei 16 anni. Si, è stata decisamente l'estate più bella della mia vita, perchè non ho più avuto amiche come quelle nè emozioni così forti o momenti così deliziosamente divertenti. Era l'estate prima di qualsiasi problema, di qualsiasi cattiveria o pensiero. Prima che la paura del domani mi prendesse per la gola e mi costringesse ad aprire gli occhi. Ma in fondo a sedici anni vuoi soltanto viverti il presente senza dover comprendere il mondo dei grandi e senza cercare di farti inutilmente capire. Avevo seidici anni ed ero felice, come non lo sono più stata. Per mia natura infatti sono una persona con la tendenza all'isolamento, la commiserazione, il diniego di una vita sociale come la intendono i più e un grande appetito, un appetito che non viene dal cibo ma da qualcosa di più grande che ci sta intorno e che tutti cerchiamo con ossessività e osservanza, ma che per me era l'assoluta carenza di comprensione ed affetto. Prima di tutto, di quegli amici, di quei visi io ero una canzone, un libro, una pagina sporcata dall'inchiostro da un bambino forse un pò troppo disattento. Prima di quell'estate non mi ero mai davvero innamorata, nè avevo la minima intenzione di farlo, perchè io una ragazzina fatta solo di sogni non ero adatta per l'amore. Non ero pronta a vivere quel vortice di emozioni racchiuse in un bacio. Così mentre le mie compagne, tutte filiformi e dall'aspetto grazioso si accingevano alle loro prime cotte nella speranza di trovare il principe azzurro. Io me ne stavo affacciata alla finestra di casa mia immaginando qualcosa che non esisteva e che forse in tutta la mia vita non sarebbe mai esistito. Fidatevi, crescere leggendo romanzi d'amore non è poi la cosa più giusta che una bambina di 14 anni possa fare. A scuola non ti dicono che la vita è fatta di alti e bassi e che si concentra sulla costante ricerca della perfezione e della bellezza. Io bella non mi ci sentivo e nemmeno lo ero. Sempre in sovrapeso, ma gentile in qualche modo. Un sacco di amici e nessun vero primo amore. E così mentre le mie amiche camminavano per strada mano nella mano con il loro nuovo fidanzatino e facevano già le prove di come si diventasse grandi, io sognavo un'altra vita e un'altra me, più bella, più magra, più intelligente. Mi sono persa non so quante cose nella mia vita per paura di sbagliare, di non fare la cosa giusta senza essermi davvero mai resa conto che io ero abbastanza. Io ero abbastanza per me stessa e se non mi decidevo a cambiare è perchè in quelle vesti un pò troppo grandi e fuori moda, perchè la moda non è fatta per chi come me non ha un bel corpo, io ci stavo bene. Ma quella volta, quell'estate io volevo anche solo per una sera provare l'ebbrezza di sentirmi amata e desiderata. La mia amica del cuore un anno prima si era messa a dieta ed io spinta dalla vogli di assomigliarle, il che era total...

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Tags:
introspettiva,
malinconica
Comments: 0 | Views: 28Last Post by: Shannonanimalleto (20/5/2012, 16:44)
 

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