Giuliana's FF

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B_NORM    
view post Posted on 29/12/2012, 23:02 by: Shannonanimalleto "quote"
Sbagliata.

Sbagliata per questo mondo fatto di parole, sbagliata per questo mondo fatto di rancore.

Io volevo solo essere giusta per qualcuno, per te.

E invece vago nella notte senza una meta e una strada.
Sono nata sbagliata. Qualcuno avrà sbagliato un pezzo e io cosa posso fare adesso?
Vago nella notte, la musica nelle orecchie e le mie gambe che hanno smarrito la strada per casa.
Sei tu la mia casa, lo sei sempre stato.

Ma io sono sbagliata.

Io non ho voglia di odiare, io voglio solo amare.
E amare è la cosa che mi riesce meglio in questa vita che mi porto dietro. Qualcuno voleva proprio giocare con la mia esistenza quando mi ha trovato sul suo cammino, e io ingenuamente mi sono lasciata usare.
Sei tu l'unico che volevo, sei tu l'unico da cui mi sarei fatta usare, sei tu l'unico che volevo amare.
Ho smarrito la mia strada, ho smarrito la mia vita. Mi sono persa e l'unica cosa che riesco a fare è dibattermi in questo angolo di mondo, che non ho mai cercato e mai voluto. Sento l'acqua che arriva fino alle ginocchia, ed è fredda, fredda come il tuo sguardo. Mi lascio andare.

Sono nata sbagliata e l'unico sbaglio adesso sarebbe non farla finita.

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introspettiva
Comments: 0 | Views: 34Last Post by: Shannonanimalleto (29/12/2012, 23:02)
 

B_NORM    
view post Posted on 18/12/2012, 16:44 by: Shannonanimalleto "quote"
Frank entrò in casa sbattendo la porta, mentre il suo cane gli saltava prontamente a dosso per salutarlo e fargli le feste, ma non era giornata. Aveva litigato con il suo migliore amico a causa delle prove della band. Odiava litigare con Gerard, era l'unico amico che aveva e odiava mancare alle prove della band. Ma cosa poteva fare se sua madre aveva deciso di partire proprio la settimana successiva per le vacanze estive? << Giù Thor - il cane si accucciò ai suoi piedi - ecco da bravo >> e gli accarezzò il muso. Gettò lo zaino per terrà ed entrò in cucina, aveva talmente fame che avrebbe mangiato qualsiasi cosa. Sua madre stava già preparando un nuovo piatto vegan e lui si sporse per darle un bacio. << Frank tesoro come stai? A scuola tutto bene? >> il ragazzo si accomodò a tavola e prese un pò di pane << Si mamma tutto bene, non ti preoccupare >> ma alla donna non sfuggì l'aria mesta e il muso lungo, così si asciugo le mani e si avvicinò al figlio. << Non mentirmi Frank. Cosa c'è che non va? >> il ragazzo sbuffò irritato, non voleva prendersela con sua madre, lei in fondo non aveva colpe ma odiava il terzo grado. << Nulla mamma, ti ho detto che va tutto bene. Ho solo avuto una discussione con Gee. Piuttosto ho fame, posso avere qualcosa da mettere sotto i denti? >> la madre annuì << Va bene Frank, come vuoi. Il pranzo è quasi pronto >>

Aveva mangiato in tutta fretta, aveva sbagliato a rivolgersi così a sua madre e si diede mentalmente dello stupido mentre saliva in camera sua, ma era così nervoso. Entrò in bagno quasi come un automa, si lavò i denti e poi si mise a sedere sul letto, imbracciò la sua nuova chitarra e iniziò a suonare uno dei nuovi pezzi che Gerard aveva composto e che 3 mesi prima gli aveva chiesto di imparare. Si beh probabilmente era stato anche questo a fare infuriare il suo amico. Il testo era buono, doveva proprio ammetterlo e anche la musica non era male. Provò la canzone un paio di volte e quando finalmente fu soddisfatto si alzò dal letto cercando di sgranchirsi un pò. Si avvicinò alla scrivania per vedere l'ora "Già le 17:00", doveva studiare. Scese in cucina a prendere un frutto e proprio mentre tornava di sopra la madre lo fermò << Oh Frank io e tuo padre stiamo uscendo. Sei da solo a casa, mi raccomando. Non aprire la porta a nessuno e non rispondere a nessuno. Torniamo per l'ora di cena, va bene? >> Frank sorrise divertito, sua madre lo trattava ancora come un bambino, eppure aveva già 17 anni, << Si mamma non ti preoccupare >> stava per tornare in camera quando la voce della madre lo bloccò di nuovo e lui si girò a guardarla << Ah eh Frank per favore fatti una doccia >>. Il ragazzo annuì e tornò in camera. Una doccia, non puzzava mica. Si aveva avuto l'ora di ginnastica quella mattina e aveva tenuto tutto il tempo la felpa ma non pensava che fosse necessaria una doccia. O forse si. Guardò la mole di compiti che aveva e poi...

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erotica,
romantico,
slash
Comments: 0 | Views: 39Last Post by: Shannonanimalleto (18/12/2012, 16:44)
 

B_NORM    
view post Posted on 7/12/2012, 23:30 by: Shannonanimalleto "quote"
Berlino era magnifica in quei giorni, ricoperta di neve e illuminata a festa. La gente si riversava per le strade in cerca di regali e Natale era alle porte. Anche i Queen si stavano preparando per il loro ultimo concerto e poi finalmente sarebbero tornati a casa dalle loro famiglie. Freddie si aggirava dietro le quinte dirigendo i lavori, voleva che tutto fosse perfetto, ogni singola luce, ogni singolo suono. Tutto doveva essere magnifico e lo sarebbe stato di sicuro. Brian lo intravide mentre scendeva le scale e lo rincorse << Freddie, hey Freddie aspetta >> l'uomo si voltò scocciato, odiava essere disturbato mentre faceva il suo giro di controllo. << Cosa c'è Brian? >> e intanto continuava a camminare e ad approvare tutto, il chitarrista dovette fare una piccola corsa prima di raggiungerlo e bloccarlo per un braccio << Potevi anche aspettarmi - e riprese fiato - i giornalisti sono arrivati. E' ora dell'intervista >> Freddie roteò gli occhi, irritato << Potremmo farne a meno, tu cosa ne pensi? >> Brian fece una piccola smorfia << E' da tanto che non concediamo un'intervista. La stampa mormora Freddie e ci dà contro. Dicono che ci sentiamo superiori >> l'altro sorrise sotto i baffi << Oh che vadano a fanculo mio caro. Noi siamo i Queen >> ma lo sguardo d'intesa che si scambiarono era più significativo di qualsiasi altra cosa e insieme risalirono le scale fino al camerino che i quattro uomini dividevano, mentre la stampa aveva già posizionato le telecamere e i microfoni con enorme disappunto di Roger e John. I quattro uomini si accomodarono uno vicino all'altro mentre l'intervistatrice prendeva posto di fronte a loro e attendeva un cenno del cameraman per iniziare. La donna si schiarì la voce e iniziò a parlare << Cari amici siamo qui oggi insieme ai Queen a poche ore dal concerto che terranno a Berlino questa sera. Quest'anno è stato grandioso per voi, tantissime date in tutta Europa, fino all'Ungheria e il vostro album " A Kind of Magic " Ha riscosso davvero molto successo. Come vi sentite? Pensate di sciogliervi e di intraprendere la carriera da solisti? >>. La domanda era rivolta a tutti indistintamente, ma loro sapevano che questa era rivolta solo ed esclusivamente a Freddie, l'unico di loro che non aveva ancora pubblicato un album da solista, l'unico che a detta della stampa di tutto il mondo avrebbe potuto sciogliere la band. << Mia cara io credo che le abbiano dato delle informazioni assolutamente sbagliate. Come ho già dato al concerto di Wembley, i Queen non hanno la minima intenzione di sciogliersi, noi rimarremo insieme fino alla fine, solo la morte ci dividerà >> e le sorrise gentile mentre le gote della donna si tingevano di rosso. << Certo, certo capisco. Come riuscite a conciliare la vostra vita privata con quella artistica? Avete tutti, o quasi, dei figli e delle mogli, come riuscite ad essere dei padri presenti...

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arancione,
romantico,
sentimentale
Comments: 0 | Views: 30Last Post by: Shannonanimalleto (7/12/2012, 23:30)
 

B_NORM    
view post Posted on 5/12/2012, 22:52 by: Shannonanimalleto "quote"
Ho sempre odiato l'estate, il caldo, il sole e la gente che ti si struscia a dosso sul bus tutta sudata. Eppure questo non mi ha impedito di comprare il biglietto per il loro concerto, non mi ha impedito di salire su un treno affollato, e non mi ha nemmeno impedito di fare un'estenuante fila sotto il sole cocente. Mi sento un pò spaesata e vorrei trovare qualcuno con cui parlare e scherzare nell'attesa che il concerto inizi, qualcuno che possibilmente parli la mia lingua, ma sembrano tutti così scontrosi, poco aperti alle nuove conoscenze. Ho voglia di fumare, possibilmente qualcosa di forte che mi allegerisca la testa. Mi sposto in un angolo appartato sto per accendere il mio spinello quando qualcuno alle mie spalle non mi fà trasalire dalla paura iniziando a gesticolare e a parlare in modo concitato. << Non capisco >> provo a spiegargli, ma sembra non capire. Odio non saper parlare in altre lingue. L'agente di sicurezza mi afferrà per il braccio e tenta di trascinarmi via, cerco, almeno provo, a divincolarmi, a spiegargli che è solo un errore, che non volevo fare nulla di male, ma lui imperterrito continua ad urlarmi contro e a trascinarmi sempre più lontano, lontano da quel palco che mi ero conquistata a fatica, lontano da quel sogno che andava ad infrangersi sulle mie lacrime. Mi sono quasi arresa al fatto di non rivederli quando l'agente della sicurezza si ferma di botto e quasi io non gli sbatto contro, qualcuno deve averlo intercettato, forse potrei anche fuggire, ma fuggire dove? Mi troverebbero prima che possa dire la parola echelon. Qualcuno si avvicina, è un uomo sulla quarantina, alto, magro, capelli scuri e occhi nocciola, ha un sorriso gentile, forse può aiutarmi. I due uomini iniziano a parlare tra di loro, così velocemente che capisco meno di nulla, così mi stampo in viso un sorriso da ebete e inizio a sperare che possa aiutarmi. Mi indicano, certamente parlano di me, ma non capisco. Finalmente l'uomo dal sorriso gentile si rivolge a me, in un inglese perfetto, << E' vietato fumare qui, soprattutto gli spinelli. Se lo lasci all'agente, io farò in modo che ti liberi così potrai assistere al concerto >> intuisco più o meno quello che mi sta dicendo, sorrido, e tento di rispondere << Grazie molte, mi ha salvata >> ma dalla faccia che ha fatto forse ho sbagliato qualcosa. Prendo dalla tasca dei pantaloni lo spinello, dannato Bonzo non devo più dargli retta, e lo lascio cadere nell'enorme mano dell'agente che subito molla la presa sul mio braccio e dopo aver scambiato qualche battuta con l'ultimo arrivato, va via. L'uomo mi si avvicina cordiale << Di dove sei? >> mi chiede, questo l'ho capito davvero << Italia, Milano >> quasi trasale, forse non si aspettava che arrivassi fino a lì pur di vederli. << Hai fatto un lungo viaggio allora >> e annuisco imbarazzata, << Sei molto bella, quasi tutte le italiane lo sono. Avrei una proposta da farti >> ...

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Comments: 0 | Views: 35Last Post by: Shannonanimalleto (5/12/2012, 22:52)
 

B_NORM    
view post Posted on 5/12/2012, 21:31 by: Shannonanimalleto "quote"
Novembre era arrivato forse più velocemente del previsto. I colori caldi dell'autunno stavano ormai svanendo dai giardini dell'università, così dai cuori degli studenti che giorno dopo giorno solcavano le strade per recarsi a lezione. L'inverno arrivò inclemente sulle loro vite, forse un pò troppo in fretta, in anticipo rispetto a quello che credevano e mentre la neve copriva ogni cosa con il suo manto candido, anche i giovani si sentivano ormai persi in un oblio che non conoscevano. Tutto ciò che importava era studiare, dimentichi però di essere loro stessi e di vivere davvero quell'esperienza straordinaria che era la vita. Louis e William non avevano avuto poi molto tempo per conoscersi, le lezioni e gli orari diversi impedivano loro di poter approfondire quella amicizia che era rimasta in sospeso tra di loro, tra un gesto carino ed un sorriso forse troppo radioso. Mancava il tempo, quello necesario per capire chi fossero e cosa stessero davvero cercando. Louis si sentiva intrappolato da qualcosa che non capiva, che probabilmente non avrebbe mai compreso senza l'aiuto necesarrio. Casa in fondo gli mancava molto e nonostante la corrispondenza con la madre e la sorella fosse assidua era sempre più malinconico, indeciso e solo il cugino in quei momenti riusciva a riportarlo sulla retta via. William al contrario era entusiasto di trovarsi lì, lontano da casa, dalla famiglia e dagli sguardi di rimprovero che lo avevano accompagnato durante gli ultimi anni del liceo. Adesso, in quel posto, poteva essere una persona nuova senza che stupidi fantasmi del passato lo facessero star male. Louis gli piaceva, era un ragazzo alquanto sensibile e timido e lo affascinava quel suo modo di fare quando lo ammirava da lontano. Aveva qualcosa di regale, irrangiungibile, agli occhi degli altri. Louis non era come loro, era forse più simile a una qualche divinità greca e William non faceva altro che spiare i suoi gesti, quando poteva, senza esser visto. Avrebbe voluto parlargli, poter stare in sua compagnia e magari raccontarsi e ascoltare ciò che lui voleva dire, perchè in fondo quel giovane dai tratti eterei nascondeva una ferita dentro di se, un dolore che non riusciva nemmeno ad immaginare e avrebbe voluto guarire.

Era una mattina insolitamente fredda e la neve imperversava impetuosa ormai da qualche ora sul campus. Le lezioni erano state sospese per quel venerdì, era già arrivato il fine settimana e molti degli studenti avevano già lasciato gli alloggi per tornare a casa. Louis aveva dovuto invece rinunciare a quella breve vacanza, i genitori erano in Scozia e la sorella era invece a scuola, forse sarebbe potuto andare a trovare gli zii e il cugino ma sentiva di voler restare, per lui. William non avrebbe mai lasciato Cambridge perchè non avrebbe saputo dove andare e fu una sorpresa per il giovane scoprire che il suo compagno di stanza aveva deciso di restare.
William si era alzato presto quella mattina e nonostante l'aria gelida...

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erotica,
introspettiva,
introspettivo,
romantico
Comments: 0 | Views: 59Last Post by: Shannonanimalleto (5/12/2012, 21:31)
 

B_NORM    
view post Posted on 24/11/2012, 00:06 by: Shannonanimalleto "quote"
Pov Freddie

Nevica da ore ormai e l'unica cosa che riesco a fare è starmene chiuso in camera, a letto, a poltritre. Siamo in pausa, finalmente, dopo tanto tempo e l'unica cosa che voglio è dormire. L'unico problema al mio intento, sono gli altri che mi sono trascinato dietro e che a quanto pare non hanno la minima voglia di restare in silenzio. Silenzio che mi lacera l'anima da mesi ormai. Avrei voglia di urlare. Eppure non posso o chi mi ama diventerebbe sordo. Sono sicuro che tra poco arriverà Brian e che mi tirerà giù dal letto. Eccolo in effetti, puntuale mentre bussa alla mia porta. Entra ancora prima di un mio piccolo cenno, con la sua chioma riccia, tra la quale più di una volta ho incastrato le mie mani. << Ah ma allora sei sveglio. Roger ed io iniziavamo a temere che ci avessi lasciato, mentre Deaky e Jim insistevano su una tua possibile fuga >> Brian entra in camera con il suo solito buon umore e un vassoio pieno di leccornie che poggia su un mobile vicino al mio letto. << In verità credo che mi darò alla fuga, per stare lontano da voi >> e intanto però prendo un muffin e una tazza di caffè in segno di resa. Brian mi imita << Si lo supponevo - sorride divertito - ma siamo in vacanza quindi potresti anche togliere il muso e vestirti. Oggi si va a sciare e TU vieni con noi >>. Mi alzo dal letto e spalanco le tende pesanti, ancora questo peso che mi grava sul cuore. Dovrebbero fuggire via, da me, prima che lo facciano per questo male che mi lacera dentro. Mi giro e stampo sul viso un ghigno divertito, tento, almeno spero, di celare la paura << In realtà io sono venuto qui per fuggire da voi e rilassarmi >> e lancio a Brian uno dei miei soliti sguardi mentre lui inizia a ridere. Ma prima che possa rispondermi a tono fanno capolino John e Roger. << Allora Brian quanto ti ci vuole a rapirlo e a portarlo giù? >> Brian si volta divertito << Aspettavo giusto voi >> e insieme mi trascinano fuori in giardino, mentre Jim ha già finito il quarto pupazzo di neve dei Queen. Sono la mia famiglia, gli voglio così bene e in fondo forse l'unica cosa di cui avevo bisogno non era evadere da tutti, ma solo dal resto del mondo e rifugiarmi qui a Montreux con l'uomo che amo e i fratelli che non ho mai avuto. La domanda ora è solo quella, che ormai da mesi mi ronza in testa e che non mi ha dato pace nè giorno nè notte. Prendo il coraggio a quattro mani. Adesso. Gli e lo dirò adesso. Sto per parlare quando... << Hey Freddie - li guardo mentre sono tutti e quattro abbracciati - we still love you >> una lacrima mi riga il volto e imprimo questa immagine nella mia testa. Un'altra fotografia, un'altra istantanea di momento felice. Forse rimanderò a cena.

Pov Brian

L'aria è fredda questa mattina, probabilmente riprenderà a nevicare. Mi infilo una vestaglia pesante e scendo in cucina a prepararmi qualcosa da mangiare, ieri sera sono arrivato così tardi e stanco che non h...

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verde
Comments: 0 | Views: 39Last Post by: Shannonanimalleto (24/11/2012, 00:06)
 

B_NORM    
view post Posted on 30/9/2012, 22:12 by: Shannonanimalleto "quote"
La stanza era ancora leggermente immersa nel buio quando Alexander entrò, eppure qualche timido raggio di sole cercava di farsi largo tra i pesanti tendaggi che adornavano le finestre. Erano tutti andati a letto molto tardi la notte precedente, gli invitati infatti dopo il lieto annuncio si erano intrattenuti più del dovuto e Anne era entusiasta di poter esporre trionfalmente il suo nuovo giovane e aitante fidanzato a tutto il ton londinese e alle sue migliori amiche. Meno felice e certamente più depresso invece appariva Louis che sorrideva tirato e non faceva altro che sottrarsi agli occhi indagatori della gente che già parlattova a bassa voce sulla sua distanza nei confronti della giovane futura sposa. Il giovane si accomodò sul lato destro del letto mentre il corpo del cugino avvolto dalle lenzuola era disposto supino al centro del grande letto. << Louis penso sia ora che ti svegli. Sono già le nove del mattino e devi ancora far colazione e prepararti per partire >> Alexander temeva che il cugino non lo avesse ascoltato e così tentò di ridestarlo con un gesto della mano che si fermò a metà strada quando l'altro si mosse lievamente. << Sono sveglio da ore, anzi credo di non aver mai dormito stanotte >> Louis puntò gli occhi in quelli dell'altro, erano arrossati per il pianto notturno, la voce roca e i capelli assurdamente spettinati. Alexander gli sfiorò paterno la fronte << La mia offerta è sempre valida >> e questo parve strappargli un timido sorriso << E' confortante saperlo >>. Louis si alzò improvvisamente dal letto con urgenza, un'urgenza che solo la consapevolezza notturna aveva potuto indurgli. << Xander potresti dire a mia madre che sarò pronto tra poco per la colazione? Voglio partire per Cambridge il prima possibile e ritrovare finalmente un pò di pace lontano da mio padre e da questa casa >> il cugino annuì incerto << Ma certo vado subito >> stava quasi per uscire dalla camera quando attese un momento << Vorrei solo che sapessi che farei qualsiasi cosa per renderti felice >> ma non ottenendo risposta si richiuse la porta alle spalle.

Delia stava bevendo un tè mentre la figlia sorseggiava svogliatamente il suo latte mentre di nascosto imboccava il suo piccolo matisse e sceglieva per se uno dei tanti dolci che la cuoca aveva preparato per la colazione mattutina << Amelia su la schiena e non ti strafogare troppo con i dolci o ingrasserai. E ti prego non dar da mangiare nulla a Matisse o lo farai star male >> la bambina sbuffò sonoramente << Si mamma >> << Ingrassare? Ma chi la mia bellissima cugina? >> Alexander entrò proprio in quel momento nella sala da pranzo giusto in tempo per difendere la sua adorata Amelia. << Perdona il ritardo zia - e si sporse per baciarle una guancia - ma questa notte io e Clara ci siamo intrattenuti più del dovuto. Louis arriva subito invece >> e si accomodò sulla sedia vicino alla cugina. Delia fece un cenno con la man...

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erotica,
giallo,
malinconica,
romantico
Comments: 0 | Views: 45Last Post by: Shannonanimalleto (30/9/2012, 22:12)
 

B_NORM    
view post Posted on 30/9/2012, 21:47 by: Shannonanimalleto "quote"
A volte succede che una mattina ti alzi e come sempre vai in bagno, ti fai una doccia e metti la tua crema preferita. Apri l'armadio, scegli un bel vestito, un paio di scarpe col tacco e ti prepari per andare a lavoro. I bambini sono in giardino, stanno facendo colazione insieme alle governanti e ai cani che avete deciso di regalargli. Ti piacciono gli animali e ti sta bene che i tuoi figli si prendano cura di un essere vivente. Baci la fronte della tua principessa, dai un buffetto a tuo figlio e stai per uscire da casa quando una chiamata si frappone tra te e l'auto. "Siamo in ospedale. Ha avuto un infarto". Il mondo ti crolla a dosso. Inizi a correre, devi andare da lui. Probabilmente non ti arriva più sangue al cervello ma ti metti ugualmente alla guida. L'ospedale non è mai stato così lontano. Hai avuto due figli lì e adesso quel posto pieno di ricordi felici ti si sta rivoltando contro. Entri nella hall, è tutto così assurdo. "Mio marito. Io sto cercando mio marito" un'infermiera ti guarda un momento senza davvero darti importanza e prima che possa dire qualcosa una voce familiare ti arriva dritta al cuore. "Non ce l'ha fatta... Non" ti volti, lo guardi, quasi barcolli per raggiungerlo. "Non è vero... Dimmi che non è vero". Inizi ad urlare e tuo cognato ti abbraccia, cerca di calmarti, ma tu non puoi farlo, ti accasci al suolo accanto a suo fratello, l'amore della sua vita, e vi stringete fino a farvi male, ma il dolore non conta, è tutto anestetizzato. Ti alzi a fatica, hai bisogno di tuo marito. Lo raggiungi e c'è anche lui. Si alza, ti lascia il posto alla destra del tuo uomo, che ti ha rubato il cuore e ora se l'è portato via. "Ti amava". Una stupida lacrima sfugge al tuo controllo e la tua voce trema, stringi le tue mani alle sue ormai gelide. "Amava anche te. Ci amava entrambi, solo che la notte lui abbracciava me. Ma amava anche te". L'uomo davanti a te, che fino a poco tempo prima ti sembrava un gigante, è diventato piccolo, anche troppo e ti stringi a lui. "Andrà tutto bene". A volte succede che una mattina ti alzi, baci la foto che hai di lui sul comodino e inizi a parlargli. Vai in bagno, ti fai una doccia e metti il suo profumo preferito, così sarà come averlo ancora a dosso. Apri l'armadio, scegli un bel vestito, nero, e un paio di scarpe con il tacco. Scendi le scale della vostra casa, baci la tua principessa, dai un buffetto a tuo figlio e li prendi per mano, reprimendo le lacrime e insieme lo andate a trovare al cimitero. A volte succede che una mattina ti alzi e tutto è cambiato.



Edited by Shannonanimalleto - 30/9/2012, 23:04

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malinconica,
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Comments: 0 | Views: 34Last Post by: Shannonanimalleto (30/9/2012, 21:47)
 

B_NORM    
view post Posted on 6/9/2012, 19:47 by: Shannonanimalleto "quote"
Pov Louis

Le calde giornate estive erano ormai solo un tiepido ricordo che si rifletteva ancora con un pò di prepotenza nella pelle lattea di Louis, ormai rassegnato al suo destino. Non era mai stato un combattente, non avrebbe mai potuto far valere le proprie idee e le proprie esigenze rispetto a quelle del padre e così l'unica cosa che gli era davvero rimasta era la nostalgia, se la si poteva davvero chiamare così, nei confronti di un futuro che non avrebbe mai avuto, ma che nel suo cuore si faceva largo a prepotenza demolendo mattone dopo mattone una vita già segnata. Aveva dovuto accettare quel fidanzamento forzato nonostante il suo ardore giovanile lo incitasse alla ribellione. Ma cosa avrebbe fatto dopo? Dopo la ribellione? Chi lo avrebbe accolto dopo? Alexander non gli avrebbe di certo voltato le spalle di questo ne era più che sicuro, << Lu qualsiasi sia la tua decisione io ti appoggio. Potremmo imbarcarci, girare il mondo, fare quello che vogliamo quando lo vogliamo. Una nuova vita lontano da tutto e tutti >> Ma quelle erano solo parole, dette solo per sollevargli il morale. La realtà, quella vera, era che avevano delle responsabilità nei confronti delle loro famiglie e quelle parole che risuonavano ancora nella sua testa erano solo quello, parole. " Ricordatevi signori << Scripta manent, verba volant >> " Il suo professore di lettere aveva ragione, le parole non sono altro che ombre fugaci della nostra vita, non hanno valore a meno che non siano scritte e il contratto che aveva firmato invece lo incatenava per sempre ad una donna che non amava e che mai avrebbe amato. Anne poteva essere anche una visione angelica, da togliere il fiato a qualsiasi uomo avesse posato gli occhi su di lei, ma non era altro che questo, un guscio vuoto privo di qualsiasi valore intellettuale. << Già me lo immagino Xander a stare per tutta la vita con lei, sarà solo un "preferisci il verde o il rosso corallo per i divani?" >> avevano riso a quella sua battuta, lui e il cugino. Avevano riso fino a farsi scoppiare i polmoni, fino a diventare cianotici, e dopo non era rimasto altro che quello, la consapevolezza del futuro, chiara e limpida come non lo sarebbe più stata.
Solo un lieve bussare alla porta impedì al giovane di scavare ancora più a fondo nei meandri dei propri pensieri e di perdersi oltre in un luogo remoto in cui il suo amor proprio e la sua coscienza sferzavano corpi al suo animo già in pena.

<< Avanti >> Delia entrò nello studio del marito a passo leggero, bellissima in un nuovo vestito turchese, fatto confezionare dalla miglior sarta parigina appositamente per la serata di gala organizzata dal marito e dal duca di Norfolk. << Tesoro molti degli invitati sono già arrivati e ormai la tua presenza è diventata necessaria >> l'uomo annuì leggermente, si alzò dalla sedia e si avvicinò alla moglie, la sfiorò cauto, quasi temesse di romperla come da bambino aveva fatto con una stat...

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Comments: 0 | Views: 35Last Post by: Shannonanimalleto (6/9/2012, 19:47)
 

B_NORM    
view post Posted on 10/7/2012, 17:39 by: Shannonanimalleto "quote"
Alexander entrò nella stanza a passo svelto, poggiando la pesante valigia per terra e accomodandosi sfinito sul letto, mentre Louis si sedeva sulla poltrona proprio davanti a lui. << Allora? >> Louis guardò il cugino entusiasta << Allora cosa? >> Alexander sorrideva divertito, << Oh avanti sai bene che voglio sapere ogni cosa del tuo viaggio? >> il cugino mise su un broncio dolcissimo << Ma sono - sbadigliò - stanchissimo >> Louis si mise al suo fianco << Oh Xander avanti raccontami tutto. Com'è l'Italia? Il mio professore di Eton diceva sempre che era magnifica >> Alexander si spostò per consetire al cugino di farsi spazio nell'immenso letto matrimoniale. << E va bene ti racconterò tutto >> Louis sgranò i suoi opali verdi << Da dove vuoi che inizi? >> << Dalle città, quali hai visto? E le opere d'arte? Firenze è davvero così bella come tutti dicono? >> Louis si agitò vivacemente sul letto come un bambino il giorno di natale e Alexander non poteva fare a meno di sorridere divertito di fronte all'entusiasmo genuino del cugino. << Si in effetti quello che dicono è vero, l'Italia è davvero un paese magnifico. L'aria che si respira è magica a Venezia e Roma invece, devi vederla prima o poi Louis penso che ti piacerebbe. E' così piena e ricca di storia, ovunque ti guardi è come immergerti nell'antica Roma. E il colosseo è una cosa indescrivibile >> Alexander raccontava estasiato ciò che aveva visto e Louis era ammaliato dalle sue parole. Il cugino odiava fare foto, ma con le parole era davvero bravo e solo da quel racconto il giovane poteva assaporare la bellezza di quella terra. << E poi ovviamente cosa di cui non si possa tenere conto, le donne sono bellissime. Ho passato ore davvero piacevoli insieme a diverse donne all'ombra di qualche albero. E poi... >> Alexander abbassò il tono della voce attirando l'attenzione di Louis che pendeva ormai dalle sue labbra << Credo di essermi innamorato >>. Louis quasi cadde dal letto quando Xander gli e lo rivelò << Innamorato? Tu? >> il cugino annuì << Ti sembra davvero così assurdo? >> Louis si morse un labbro << No no certo che no. Ma non credi che sia prematuro? E poi i tuoi hanno sempre pensato che tu avresti sposato Clara >> Alexander sbuffò << Clara è solo una cara amica di infanzia e poi non ho intenzione di sposare una donna che non amo. Angelica mi ha promesso il suo amore e la sposerò ne sono certo >> Louis si distese supino << Spero allora che tu sia felice >>

Frank stava controllando per l'ennesima volta il contratto che avrebbe legato la sua famiglia al duca di Norfolk quando Jeremy, il maggiordomo, si palesò sulla soglia della porta. << Signore mi spiace disturbarla ma il duca di Norfolk vorrebbe vederla >> l'uomo non si lasciò sfuggire un'aria stupita << Fallo accomodare e dica a mia moglie di raggiungerci sul terrazzo >> il mag...

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romantico,
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Comments: 0 | Views: 30Last Post by: Shannonanimalleto (10/7/2012, 17:39)
 

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